Soluzione all'enigma 16, proposto da Paolo C. il 29 giugno 2004
Ernestino Ising (http://www.bradley.edu/las/phy/personnel/ising.html),
detto Tino, è un giovane neolaureato in fisica. Il tema della sua
ricerca lo coinvolge molto, tuttavia il suo spirito avventuriero lo spinge a compiere un
viaggio nel cuore dell'africa (siamo nella metà degli anni '50). Decide così di
imbarcarsi su una piccola canoa e risalire il corso del fiume Nilo. Il viaggio procede
tranquillamente fino a quando a causa dell'aggressione da parte di un coccodrillo la sua
canoa risulta danneggiata, ed è costretto ad approdare a riva in un territorio
sconoscuito ed inesplorato. E' notte. E' così che viene fatto prigioniero dalla tribù
dei Meani Feldani che avevano sentito i rumori del combattimento nel fiume. La sua
prigione è assai singolare: egli si ritova al centro di un tracciato ettagonale l'intero
villaggio fuori dal Sacro Ettagono lo guarda incuriosita, aspettandosi qualcosa di strano
dall'insolito viaggiatore.
Ai sette vertici della sua prigione Tino vede sette lampade accese. Egli è perfettamante
libero "fisicamente" eppure è imprigionato: si ricorda infatti di aver letto
delle antiche leggende sulle lampade "kuma" che in feldano significa
lampada "collettiva-sacra". Egli potrà uscire dall'ettagono
solamente quando tutte le lampade saranno spente, se dovesse uscire prima una potentissima
maledizione si abbatterà sull'intero villaggio. Spegnere le lapade non è difficile, è
sufficiente un soffio, ma la particolarità di queste lampade è che soffiando su una
lampada accesa(soffiando su una lampada spanta non succede nulla) non solo quasta si
spegne, ma si spengono anche le due lampade posizionate nei vertici vicini se sono accese,
mentre si accendono, se sono spente. In breve, spegnendo una lampada, cambia anche lo
stato delle due lampade adiacenti. La libertà è a portata di mano, deve solo spegnere
tutte le lampade ed è libero, in più libererà il popolo meano dall'atroce maledizione,
ma deve fare in fretta perchè manca poco tempo al sorgere del sole e con il giorno i
meana lo uccideranno...
Come può fare per spegnere le kuma nel minor numero di soffi possibile?
La soluzione del quesito si trova nell'immagine ising.jpg che vedete qui sopra e va
interpretata in questo modo. Ad ogni lampapada è stato attribuito un vettore di 9
componenti. Ogni componente indica lo stato della lampada ad un certo tempo
(S(t0),S(t1)...,(S(t8)). 1 significa lampada accesa, 0 significa lampada spenta. Per
agevolare la lettura la lampada "soffiata" in quel passaggio è indicata in
rosso. Spero sia sifficientemente chiaro
Nessuno ha dato segni di vita, riguardo a questo quesito... o siete tutti molto impegnati,
o avete valutato che questo enigma era banalotto....
Devo farvi una confessione.
Avevo letto questo enigma un po' di tempo fa su una rivista... ma era un po' più
carino... nella versione originale era possibile soffiare anche su una candela spenta
facendola riaccendere e cambiando lo stato di quelle adiacenti...
In queto modo la soluzione è carina, perchè si verifica che il modo più veloce di
spegnerle tutte è di soffiare in ordine tutte le lampade del cerchio, in questo modo le
si pegne tutte i 7 soffi... carino, no?
Nel porvi l'enigma in effetti non mi ricordavo benissimo l'enigma originale, per cui ho
dovuto inventarmi la soluzione, che spero sia corretta... ma che non ha alcun fascino
estetico... chiedo venia.
Peccato, mi spiace aver chiuso la sessione Sfinge con un enigma di così basso
livello...
Vabbè, per farmi perdonare vi lascio con una chicca...
Se a è il rapproto tra la diagonale più lunga di un ettagono ed il suo lato, si ha:
a^3-2a^2-a+1=0