Laboratorio didattico di geometria
Dott.ssa Marina Dalè

Metodologia

I vari incontri di laboratorio hanno avuto diverse impostazioni; in alcuni si è trattato di analizzare, sotto la guida della responsabile del laboratorio, documenti, articoli, testi; in altri si sono analizzati, in piccoli gruppi, alcuni materiali proposti dalla responsabile stessa; in altri ancora si sono svolti dei lavori di gruppo al fine di realizzare la progettazione di attività didattiche.

Tematiche trattate

Il laboratorio è stato incentrato in particolar modo sui due grandi temi che già avevano costituito gli argomenti trattati nei corsi di Problemi, metodi e didattica di geometria I e II: quello della geometria dello spazio e quello delle trasformazioni geometriche. Ruotando attorno a tali tematiche, la riflessione e l'elaborazione si sono sviluppate in diverse fasi:

Analisi dei programmi
* analisi dei temi relativi alla geometria, nel biennio e nel triennio dei "programmi Brocca" (1990) per l'indirizzo scientifico - tecnologico;
* analisi dei programmi ministeriali di ordinamento per i licei scientifici (1923);
* analisi dei programmi ministeriali di Scienze matematiche per la Scuola media (1979), anche attraverso la lettura dell'articolo di Maria Giuditta Campedelli: La geometria nei programmi del '79.

Analisi di libri di testo
Per analizzare diversi libri di testo, riguardo al loro modo di trattare i due temi del laboratorio, si è proceduto attraverso dei lavori di gruppo, riferendosi in particolar modo allo schema di analisi proposto da Quattrocchi e Fiori nell'articolo Esame di testi di matematica largamente adottati nelle scuole secondarie superiori nell'anno scolastico 1985/86

Elaborazione di moduli didattici
Sono stati elaborati, da parte di due gruppi di lavoro, due moduli didattici, uno relativo alla geometria dello spazio, l'altro relativo alle trasformazioni geometriche, poi presentati al resto delle specializzande. Io ho fatto parte del gruppo che ha lavorato sulla geometria dello spazio. È qui scaricabile lo schema generale del modulo, e poi i materiali, prodotti in collaborazione con la specializzanda Sara Zandonella, relativi alla prima unità didattica di tale modulo, riferita ad una introduzione storico - fondazionale:
- presentazione dell'unità didattica;
- lucidi utili per la lezione;
- esercizi;
- siti Internet da fornire come indicazioni agli studenti per eventuali approfondimenti.

Analisi di software didattico
Sono stati analizzati alcuni materiali (videocassetta "CABRIinCLASSE" e files) di documentazione di esperienze didattiche con l'uso del software Cabri Géomètre, realizzate per alunni di quattro scuole medie della provincia di Bologna, con il coinvolgimento di cinque insegnanti.

Approccio alla letteratura
Dapprima sono state alcune indicazioni relative a riviste di normativa scolastica, di ambito disciplinare generale o specifico, di didattica... Poi sono stati letti, in gruppi ridotti, e si è discusso su alcuni articoli relativi ai temi trattati nel laboratorio, come esempi di uso della letteratura scientifica ai fini didattici:
Maria Dedò, Modelli di poliedri;
Vinicio Villani, Il ruolo delle trasformazioni nell'insegnamento della geometria;
Mario Marchi, Intuizione e rigore in geometria.

Verifica

Che cosa ho imparato?
Sicuramente ho imparato ad orientarmi tra i programmi di matematica dei licei scientifici di ordinamento e quelli di vari istituti sperimentali. Questo tema è stato successivamente approfondito, soprattutto da un punto di vista storico - legislativo, anche in alcuni corsi dell'area di formazione docente, ma quella del laboratorio di geometria è stata l'unica occasione in cui abbiamo analizzato concretamente finalità, obiettivi e contenuti relativamente alle discipline matematiche.
Preziose sono state anche le numerose indicazioni bibliografiche, soprattutto riguardo a riviste specifiche di didattica della matematica.

Che cosa ho imparato a fare?
Essendo stato il primo laboratorio attivato, è stata questa la prima occasione in cui ho iniziato ad imparare a lavorare in gruppo. Il fatto che non ci conoscessimo ancora tra specializzande, ha fatto sì che i gruppi si siano formati quasi casualmente, il che simulava bene quanto avviene nei consigli di classe o nei dipartimenti; direi che è stato un buon allenamento a cercare di mettersi in relazione positiva con le colleghe al fine di produrre qualcosa di molto concreto.
Inoltre è stato utile imparare ad analizzare i libri di testo facendosi aiutare anche da strumenti già predisposti e comunque nell'ottica non tanto di adeguare noi, il nostro modo di insegnare e il modo di apprendere dei nostri studenti al libro di testo, quanto di trovare diversi strumenti che facilitino i processi di insegnamento ed apprendimento.

In che cosa sono cresciuta, come insegnante e come persona?
Il fatto che i gruppi in cui abbiamo lavorato non fossero gruppi "di scelta" ma "di destino" ha fatto sì che mi sia trovata a collaborare con persone anche non particolarmente vicine a me come sensibilità, interessi, modalità di approccio alla disciplina, ecc. Ciò mi ha aiutata ad impormi di fare chiarezza dentro di me (su obiettivi, finalità, strategie...) per esplicitare poi agli altri ciò che non era già di partenza condiviso, il che non è stato poi così facile.

Che cosa non ho imparato, ma mi è venuta voglia di imparare?
Si è tanto parlato di "geometria delle trasformazioni" intendendo con ciò una diversa impostazione assiomatica della geometria, a partire appunto dalle trasformazioni. Di fatto, nei corsi dell'area dei contenuti formativi di indirizzo, abbiamo mantenuto un approccio classico (abbiamo cioè studiato le trasformazioni nel piano in cui valgano gli assiomi di Hilbert). L'analisi dei libri di testo fatta durante il laboratorio ha messo in luce come, in molti casi, quando si scelga questo nuovo approccio si rischino grosse confusioni, da un punto di vista logico-deduttivo. Ciò che vorrei trovare è una buona impostazione della geometria delle trasformazioni, non dico didatticamente utilizzabile ed efficace, ma almeno logicamente corretta.

Dove e come potrei farlo?
Mi è stato indicato il testo del Prodi, Matematica come scoperta.